26 agosto 2013
Terremoti: quando e dove
Ovviamente non si parla di previsione, ma solo di “dove e quando in tempo reale”:
grazie ai sistemi di monitoraggio presenti sul territorio, è possibile capire cosa è successo per prendere delle decisioni nella procedura aziendale di “gestione emergenza in caso di terremoto”.
Mi spiego. Mettiamo che si senta in fabbrica una scossa di terremoto e non ci siano dei crolli significativi (attenzione alle parte “non strutturali” dell’edificio che sono moolto delicate e di solito “dimenticate”): come ci si comporta? Si esce come fosse una evacuazione generale? Dov’è il luogo sicuro esterno (è quello come in caso di incendio o no)? E gli impianti/macchine che funzionano che facciamo, li spegniamo o li lasciamo funzionare? E in caso di primi cedimenti delle parti non strutturali, dove ci mettiamo al riparo? Dove è l’epicentro (lontano o vicino)?
Sono tutte domande a cui una procedura dovrebbe cercare di dare risposta: ma a quel punto le risposte dipendono dai dati “oggettivi” che abbiamo… dove trovarli?
Vi indico almeno due siti utili da cui attingere le informazioni in tempo reale:
http://terremoti.ingv.it/it/ultimi-eventi.html
http://rts.crs.inogs.it (per il nord-est Italia)
(anche presso le protezioni civili regionali forse è possibile capire la situazione)
Da qui via rss o via twitter o altri sistemi di informazione si possono ricevere le ultime news: non per nulla molti quotidiani attingono da queste risorse in rete eventi che magari sono stati “sentiti” dalla popolazione (tipicamente quelli più significativi). Si scoprirà inoltre come la terra non è mai ferma ferma e che ci sono un sacco di scosse o microscosse rilevate solo dagli strumenti.
E’ inutile sottolineare che tale sistema permette di rispondere al disposto del D.Lgs. 81/08 che dice ai datori di lavoro e dirigenti di:
astenersi,salvo eccezione debitamente motivata da esigenze di tutela della salute e sicurezza, dal richiedere ai lavoratori di riprendere la loro attività in una situazione di lavoro in cui persiste un pericolo grave e immediato (art. 18 co.1 lett. m)
e ai preposti di:
astenersi, salvo eccezioni debitamente motivate, dal richiedere ai lavoratori di riprendere la loro attività in una
situazione di lavoro in cui persiste un pericolo grave ed immediato (art. 19 co.1 lett. e)
La eccezione debitamente motivata sarà da individuare tramite le informazioni sopra ricevute, ad es.: se la scossa di terremoto è molto lontana, abbiamo più margini per decidere di riprendere il lavoro, rispetto a una scossa nella stessa regione in cui è posto il sito produttivo. Ovviamente questo è un possibile criterio da prendere in considerazione a cura di chi si occupa della gestione dell’emergenza.
Scritto il 28-8-2013 alle ore 17:40
[…] Continua qui… […]
Scritto il 28-8-2013 alle ore 22:43
Ho da sempre una sincera ammirazione professionale per Ugo Fonzar e lo leggo sempre volentieri. Imparo ed ho imparato molto e di questo lo ringrazio. Spesso lo posto nei miei tweet..Lo dico, perché su questo articolo, non siamo ahimè molto d’accordo. (E lo dico, quasi con dispiacere !!!)
Il conoscere l’entità della scossa, o il luogo geografico, non esclude che la stessa possa tornare, né esprime una qualsivoglia previsione (purtroppo). Nel 2012, a Modena, il problema è stato il rientro all’ interno dei capannoni, dopo le scosse, quando ne sono venute altre, più forti.. Se avessero consultato INGV, avrebbero scoperto la magnitudo della scossa…quindi ???
Il problema principale dell’ art. art. 19 co.1 lett. e, è come decidere, come valutare, CHI, decide che l’emergenza è finita…come si rientra.
In pratica come effettuare una valutazione dei rischi per capire SE e COME si rientra, sulla base di quali elementi….e in questo i siti citati, sono solo di parziale informazione (guardano al passato).CHI deve fare questa valutazione, chi forza la situazione e decide di fare rientrare le persone…passando oltre al dettato che chiede di “astenersi”…
Il tutto, per stimolare una sana discussione, e crescere tutti, su un argomento che mi sta molto a cuore, sperando che Ugo Fonzar, non se ne abbia a male…(sono sicuro dell’ intelligenza del
Un grazie a tutti, un saluto.
Scritto il 28-8-2013 alle ore 22:51
Max grazie
Per la sincerità e i complimenti
Forse non mi sono spiegato per bene… direi che è un elemento di giudizio… non l’unico… figurarsi…
Forse la frase
“questo è un possibile criterio da prendere in considerazione a cura di chi si occupa della gestione dell’emergenza”
nel mio post era da mettere prima
grazie Max
Un salutone