20 luglio 2011
Come farsi pagare le parcelle: una ricetta possibile
Il ricevere i soldi dopo aver eseguito un lavoro è sempre stato difficile e molti, per abitudine o “perché c’è la crisi” OGGI NON pagano.
Ho sempre detto che se uno è in difficoltà “bisogna venir incontro”, ma ci sono tanti casi invece in cui quando hai dato il dito, si son presi la mano e poi il braccio fino a prenderti … ok, lasciamo stare.
Bene, io ho la ricetta per farsi sempre pagare le parcelle: no, non serve assoldare degli “esseri spiccioli e brutali” con il prossimo, ma vorrei spiegare una possibile “procedura” da seguire.
Ovviamente io non sono un giurista, e quindi quanto scriverò è frutto di esperienza empirica sul campo: son convinto che sono sempre possibili gabole in mezzo e possibili contromosse… ma come ogni ricetta di cucina, poi uno ci metta la sua originalità, il peperoncino, lo zucchero… e si può sempre dire “sale q.b.”.
I passi sono i seguenti:
1 – offerta precisa e con le esclusioni esplicite; il prezzo deve esser corretto e in base a quanto indica il mercato; chi ha un ordine professionale tenga d’occhio (per quanto possibile) le tariffe dell’Ordine o dell’Albo (utopia da sempre per gli ingegneri).
Capitoli tipici dell’offerta sono:
– Attività previste (spiegare bene cosa si fa e come)
– Modalità di fornitura del servizio (chi lo fa)
– Corrispettivi (pagamenti, spese eventuali, …)
– Esclusioni (cosa non si fa)
– Richieste e Vs Responsabile del progetto (ovviamente se ci danno l’incarico e poi nessuno si interessa alla questione siamo in difficoltà a portarlo avanti…)
– Riservatezza, validità dell’offerta
– Foro competente
– Informativa ai sensi della legge sulla Privacy (chi si occupa di sicurezza deve spiegare bene cosa e come tratta eventuali dati sensibili)
– Clausole sull’accettazione dell’offerta e previsione di firma finale (meglio se in originale) per conferma d’ordine direttamente sull’offerta
Morale: una offerta fatta bene è l’impasto di base.
2 – Attesa dell’ordine o conferma d’ordine sull’offerta in modo formale (via fax o via mail, ripeto meglio se autografa). Attenzione a eventuali clausole negli ordini che si ricevono di “compreso …” che magari sull’ordine son state emesse dal cliente in quanto si aspetta delle prestazioni in più… contrattare anche quelle – in generale sono pochi che fanno delle modifiche sostanziali all’offerta, ma ci sono e “all’occhio”.
3 – Inizio del lavoro e reporting di quanto si sta facendo. Qui ovviamente più complesso è il lavoro più dettagliati si deve esser. Fare dei rapportini di lavoro sottoscritti dal cliente è cosa buona e giusta. Nei rapportini dettagliare chi c’era, cosa è stato fatto, prossimi appuntamenti, documenti raccolti e consegnati, eventuali reclami, ecc. Qui i moduli di un sistema qualità aiutano (noi abbiamo il famoso M25 – famoso tra i colleghi e collaboratori del mio studio – dove dentro ci si mette un po’ di tutto)
4 – Consegna dei lavori con lettera formale sottoscritta dal Cliente per ricevuta e accettazione. Il lavoro ovviamente deve esser fatto BENE, ovvero deve esser fatto “quanto previsto”, non 15 pagine per una valutazione del rischio ATEX in uno stabilimento da 40.000 mq, ok?
5 – Attesa del pagamento… Attesa del pagamento… Attesa del pagamento… Telefonata del tipo “Mahhh, tutto aposto? Qualche problema?” … poi si comprende, si capisce, si attende, si tergiversa, si fanno i conti a fine mese le spese sono tante e difficili da affrontare, quindi ci si mette di buon buzzo … ma poi si attende ancora un attimino… poi però si perde la pazienza oppure la cosa inizia a diventar pesante (a fine mese le paghe devon esser fatte, no?)
Ora inizia la parte legale … sicuramente ci sono vari modi e io non so spiegarli per bene, ma ho visto far questo (più o meno):
6 – Fax di sollecito con data di scadenza perentoria
7 – Lettera dell’avvocato con intimazione al pagamento con altra data precisa
8 – Vidimazione dell parcella da parte dell’Ordine: l’Ordine (o gli Albi per chi ce li ha) da un “ok” controllando il lavoro fatto, rispetto ai $ stabiliti, in modo da garantire difronte a un giudizio che la cosa era equilibrata (vedi punto 4 per esempio) – questo è un punto fondamentale: chi ha gli Ordini o gli Albi li sfrutti… per chi non ce li ha, manca un pezzo fondamentale: la validazione del prezzo/prestazione (non saprei che dire a chi non è munito di tali ordini professionali)
9 – Con questo pacchetto di carte e la vidimazione si può “andare in Tribunale” a richiedere quanto dovuto aspettando “la sentenza” (si chiama forse “ingiunzione di pagamento”?)
10 – Forse arrivano i soldi (“Forse” nel senso che se non han “fatto opposizione” nelle varie fasi possibili e previste dal ns ordinamento civilistico, la cosa si dovrebbe concludere “a buon fine”)
La ricetta è sicuramente migliorabile, magari a qualcuno piace più piccante o con più sale o meno: i passaggi da 1 a 6 spettano a noi “professionisti” che dobbiamo lavorare in modo chiaro e far il lavoro per bene (ok ok, chi è senza peccato…), il resto in mano a un legale esperto e di fiducia. Funziona al 90% dei casi: non garantisco al 100% in quanto le casistiche sono molte e la realtà oltrepassa la fantasia di un ordine di grandezza.
Ah, prendetevi un avvocato in gamba, il mio lo è (ma non posso far pubblicità in quanto mi dice che violerebbe il codice deontologico… io penso di no, ma lui, anzi lei, dice di sì e io non la cito, ma è brava, credetemi).
Scritto il 20-7-2011 alle ore 16:13
Grazie al mio avvocato (Franca! :)) mi arrivano le seguenti precisazioni tecnico-giuridiche
7. sollecito di pagamento da parte dello studio legale con indicazione del termine entro il quale eseguire il pagamento per capitale, interessi e spese legali;
8. nel caso di procedimento di ingiunzione serve produrre la parcella, munita della sottoscrizione del professionista e corredata dal parere della competente associazione professionale;
9. si deposita il ricorso per decreto ingiuntivo presso la competente autorità giudiziaria (Giudice di pace o Tribunale ordinario). L’autorità emetterà il decreto ingiuntivo che andrà notificato al debitore;
10. il debitore ha 40 gg. di tempo dalla notifica del ricorso e del decreto ingiuntivo per pagare il dovuto (se il decreto ingiuntivo non è provvisoriamente esecutivo) o per fare opposizione;
10. se, decorso il suddetto termine, il debitore non ha pagato e non ha fatto opposizione si fa apporre la formula esecutiva sul titolo (decreto ingiuntivo) e si procede, previo ev. pagamento dell’imposta di registro, alla notifica dell’atto di precetto;
11. in difetto di pagamento si può procedere (decorsi ordinariamente 10 gg. dalla notifica del precetto ed entro 90 gg. dalla notitica dello stesso) con l’esecuzione forzata (pignoramento mobiliare, immobiliare, ecc.).
Scritto il 21-7-2011 alle ore 17:45
‘forse arrivano i soldi’….molto più forse, direi, ke sicuro!? Basta proporre opposizione a d.i., con contrib. unificato ridotto a 1/2 (agevolazione naturalmente nn concessa quando a ingiungere è lo Stato e EE. Pubblici, vedi ord.za-ingiunzione ex l. 689/81;)), xkè col giudizio ordinario i tempi si allunghino a dismisura (tranne provv. esecuzione, tutt’oggi vero “oggetto misterioso” p/o molti Uffici Giudiziari)
ps. nn a caso vanno forte le società specializzate nel rilevare pacchetti di crediti inevasi a costi assol.nte irrisori….
ps1. mi scuso con la Franca, ma da tempo (posto ke c’abbia mai creduto..) nn credo più nell’efficacia del recupero-crediti giudiziale
Scritto il 21-7-2011 alle ore 18:15
rraudino
non sono abituato a skrivere con la “k” ma ci provo
io ci ho provato a far una ricetta… poi “fate vobis” – grazie del contributo
Altro contributo importante direi (pervenuto da Mike tramite altro legale anonimo):
0 – Studio prelimnare sulla solvibilità del cliente (altrimenti le misure successive sono poco efficaci)
Bene
sta venendo fuori un decalogo “possibile”
Scritto il 22-7-2011 alle ore 19:32
Quest’ultimo post con il punto zero sarebbe ideale ci fosse un sistema legale per accertarsi della solvibilità di un potenziale cliente che le prime volte sembra avere tanta volontà e disponibilità da spaccare il mondo (vedi la classica frase che dice un cliente all’inizio : “No, tranquilla, i soldi non sono un problema…”)
@ rraudino…
non sapevo che i caratteri dei post si pagassero come negli sms è una novità anche per me…è un mondo difficile…
Scritto il 22-7-2011 alle ore 19:47
Giovanna, anke in tema di parcelle nn riesco ancora (x mia fortuna) a ‘monetizzare’ persino i messaggi sul net o sul mobileph A vv. uno è soltanto preso da premura e/o abitudine nello scrivere…tutto qui!
ps. d’accordo sulla vita difficile, ma lo sarebbe molto meno se tutti i ‘potenziali clienti’ pagassero?? Nn è questa cmq la centralità del problema….credet’ammè:)
Scritto il 23-7-2011 alle ore 00:36
rraudino
cosa significa “mobileph A vv.” ?
mobilephone … e poi?
grazie Giovanna, aggiungo ancora un punto
0,5 – Lo studio preliminare sulla solvibilità del cliente ha dato esito NEGATIVO se formula la seguente frase “No, tranquilla, i soldi non sono un problema…” e sorride (ci sono poi delle piccole varianti, ma la sostanza è quella lì)
PS: a parte gli scherzi, sta diventando un elenco di punti interessanti, credeteammè, invece
(ok ok rraudino, sono un guascone
)
Scritto il 26-7-2011 alle ore 00:20
aggiungerei:
1. se possibile farsi dare un acconto;
2. non lasciare passare troppo tempo tra la conclusione del lavoro e la parcella
Scritto il 26-7-2011 alle ore 07:55
ok
sono misure tutte rivolte verso la “riduzione del rischio”
le mettiamo all’interno del vademecum che alla fine stileremo
grazie
Scritto il 26-7-2011 alle ore 13:24
….l’azienda dotata di certificazione ambientale iso 14001 ha aderito alla campagna “adotta un coccodrillo abbandonato nelle fogne” .l’azienda si riserva la possibilità di mostrare dal vivo il povero animale sottopeso alle aziende creditrici… scherzo ovviamente ma la storia è vera di qualche anno fa e riguardava usurai che terrorizzavano le vittime.
comunque grazie ugo per i consigli
Scritto il 26-7-2011 alle ore 21:35
grazie pasquale,
effettivamente aver la 14001 e esser usuraio non ci sono controindicazioni…
ok… non farà pare del decalogo
Scritto il 26-7-2011 alle ore 22:00
Leggo attentamente le tue istruzione, iniziato da poco un attività consulenziale e sono 5 mesi che lavoro eh ahime non ho un offerta controfirmata dal cliente e nonstante i miei innumerevoli servizi ( produzione documentazione, trasferte, incontri con parti coinvolte del cliente, etc…) ora è arrivato il momento di riscuotere e guarda caso..il mio cliente fa orecchie da mercante. Che fare? Sicuramnete il prossimo clinete mandato professionale con tutto quello che dici te ( lo avevo gia preparato) e poi sarò almeno formalmente piu sereno. Consigli? Procedo con fatturazione ed aspetto? Ah dimenticavo solo ora ho fatto report persone sul mio cliente…inaffidabile!!!!! ( pregiudizioevoli a non finire).
Consigli
Grazie per la comprensione ed eventuale risposta
Scritto il 26-7-2011 alle ore 22:12
ci siamo passati tutti…
poi abbiamo “imparato”, oppure abbiamo cambiato “atteggiamento”, oppure cambiato “mestiere”
io non mi incavolo mai (ok ok se uno parla male di Apple, sì)
ma non pagare a fronte di un lavoro (ben) fatto sì
mi ha sempre fatto incavolare
Mi spiego:
– ci hai messo l’anima
– tua moglie/morosa ti parlava e tu pensavi al lavoro
– i tuoi amici in bar con cocktails e ombrellini che ridevano e guardavano le ragazze e parlavano di sport e dove andare a cena … e tu a scervellarti come risolvere il problema
e poi… consegni il lavoro e… NON TI PAGANO? QUELLA MISERIA CHE HAI CHIESTO? NON TI PAGANO!
Allora, o fai Kickboxing e vai dal cliente (alla faccia degli avvocati) e riscuoti i soldi,
oppure ti fai sottoscrivere l’offerta e fai i report scritti e quanto sopra scritto…
io sono una schiappa in Kickboxing
ciao
PS: una pacca sulla spalla e poi di a tutti i tuoi colleghi il nome e cognome dell’infame, così si sanno regolare…
Scritto il 26-7-2011 alle ore 22:15
Ah, al tuo cliente che non ti paga… o gli dici che fai kikboxing e tiri di sciabola, o gli dici che mi conosci (non penso che funzioni)…
Ah, un ingrediente importante: IL CORAGGIO DI CHIEDER I SOLDI – RICORDATI CHE NON è UN PIACERE CHE CHIEDI MA CHIEDI DI OTTEMPERARE UN CONTRATTO!
Quindi sereno e chiedere (di persona è meglio)
Scritto il 26-7-2011 alle ore 23:00
Ottimi spunti. Complimenti per l’articolo.
Ho avuto modo di affrontare gli stessi argomenti sul mio blog, alcuni mesi addietro, pubblicando anche dei facsimili di solleciti da scaricare gratuitamente.
Il ricorso al credito, oggi in tempi di crisi, è molto più frequente rispetto al passato e i professionisti spesso non danno la necessaria attenzione all’insorgere dei crediti, i quali nascono sempre più frequentemente, dato che solamente una piccola parte dei propri clienti paga per pronta cassa.
Scritto il 27-7-2011 alle ore 01:02
Grazie e complimenti per il Vs blog
Scritto il 4-8-2011 alle ore 13:43
Già, bastasse solo un fax, una lettera di un buon avvocato (perchè in questo paese non c’è avvocato che non sia un esperto del recupero crediti..)e infine, ma solo infine mi raccomando,il decreto ingiuntivo (sempre proposto dall’avvocato esperto in materia)per recuperare i crediti vantati, avremmo trovato, sic et simpliciter, la soluzione agli oltre cento miliardi di euro di crediti a sofferenza che giacciono nei portafogli di banche e imprese…Purtroppo,mi sa che non è proprio così..!!
Scritto il 4-8-2011 alle ore 15:45
Caspio
quando volevo non pagare a me han sempre detto “devi pagare”
e quando devo aver soldi mi han sempre detto “eeeehhh… c’è poco da fare”
e me mi son sempre girate a 200 all’ora…
L’immobilismo sui crediti non è una cosa giusta e neanche la rassegnazione, in più non molti (diciamo pochi) ha le idee chiare sul “che fare?”… io ci provo e ci proverò sempre, poi che abbia sempre successo è tutto da valutare e caso per caso si vede, intanto una “possibile” ricetta c’è, non sarà l’unica e non è detto che ogni ciambella venga con il buco
salutoni
Scritto il 31-8-2011 alle ore 16:40
Visto che nè il decreto ingiuntivo nè la citazione per danni producono risultati concreti in tempi non biblici e visto che noi abbiamo lavorato e chi non ci paga ruba il nostro lavoro, perchè non passiamo alle maniere forti, così gli passa la voglia di fare gli spiritosi?
Istanza di fallimento con la parcella vidimata dall’ordine.
Scritto il 31-8-2011 alle ore 16:54
Facile a dirsi…ben più difficile a farsi! Occorre pressocchè in tutti i Tribunali che l’esposizione complessiva della ditta ‘fallenda’ superi un certo ammontare (dalle mie parti, siamo over € 25000), nonchè la prova di aver tentato in precedenza procedura eesecutiva x le vie solite (precetto, decr. ingiuntivo e quant’altro)_ E visto ke il blog s’occupa di mancati incassi (quindi..di costi!), aggiungo che dopo la riforma della l. fallimentare sono notevolmente cresciuti adempimenti (e costi relativi…) a carico di chi presenta istanza di fall.nto (in precedenza molti avvisi erano a cura spese edella cancelleria fallimentare)
ps. nn x fare il’menagramo’, ma UNICHE ricette funzionanti appaiono quelle preventive, a patto di avere sempre una veggente accanto (con i tempi che corrono…)
Scritto il 31-8-2011 alle ore 17:01
La nuova legge fallimentare prevede che le piccole imprese (e sono indicati i parametri) non sono fallibili; in questo caso è preferibile lascair stare: non c’è alcuna possibilità.
Altrimenti è sufficiente un sollecito (o più) con diffida a pagare ecc. scritto dal creditore e dall’avvocato, poi si può procedere direttamente; se opportunamente motivato il Giudice Delegato non può “imporre” il ricorso preventivo alle altre porocedure, perchè la stessa fallimentare è una procedura esecutiva.
Scritto il 31-8-2011 alle ore 17:17
Forse vivo in un distretto…alieno_ Ma della sez. fallimentare ancient regime ho il ricordo di una sorta di ‘mercato delle vacche’, con debitori e/o portaborse intenti a tamponare gli (inferociti..) creditori con periodici microversamenti_ Null’altro! Con la novella legislativa tutto è andato a posto?? Sarà pure,, ma nn me ne sono accorto
ps. sui poteri del Giudice e sulla natura delle procedure concorsuali (rispetto all’esecuzione ordinaria) cè molto da disquisire: proprio x questo è opportuno rinviare ogni commento a più opportuna sede
Scritto il 31-8-2011 alle ore 17:54
bene bene
importante è pensarci e discuterne
in modo da:
1 – sfogarsi
2 – raccogliere idee
3 – trovare solidarietà
… non è garantito il $, ma ci si prova…
ah, poi nessuno mi ha ancora spiegato come mai quando io ho un debito DEVO PAGARLO OBBLIGATORIAMENTE
grazie Raven e rraudino
Scritto il 1-9-2011 alle ore 11:04
Sono in parte d’accordo con lo scetticismo di rraudino e concordo che non è questa la sede per disquisire dal punto di vista tecnico.
Una sola osservazione: la legge fallimentare è uno spauracchio; usiamolo come tale; evidenziamo al Giudice che l’impresa debitrice non è in grado di far fronte ai suoi impegni e gli chiediamo di agire; non accettiamo acconti per dilazioni ma soltanto il saldo complessivo (comprese le spese, gli interessi e accessori vari) per desistere.
Poi lascaimo che sia responsabilità del Giudice accettare che il creditore ritiri la domanda di fallimento e non indaghi (il Giudice) sulla reale situazione della società.
Se in passato anche questo metodo era sterilizzato da avvocati furbetti oggi comincio a vedere una certa insofferenza decisa da parte dei Giudici (fermo restando che ci sono situaizoni in cui il mercato delle vacche continua a regnare sovrano e allora ….).
Scritto il 1-9-2011 alle ore 12:04
Raven, condivido i buoni auspici dell’ ultimo commento Epperó coltivo un mio sogno: una palestra di kickboxing adibita ad (efficace..) agenzia di recupero-crediti
Ps a certe latitudini l’approccio ‘fisico’ ai problemi conta più di mille teorie:D E nn sto parlando di 3o mondo….
Scritto il 27-10-2011 alle ore 14:13
(Di Marco, news Ipsoa di oggi)
Dott. Fonzar, cè (forse) qualcun’altro interessato alla mia/ns proposta della Kickboxing, a quanto pare:))
Se Lei mi dà l’Ok (previo parere di un buon penalista, of course!) contatto la palestra e parlo con i ragazzi..
Scritto il 27-10-2011 alle ore 14:18
Pardòn,, m’era ‘scappato’ nel precedente commento il report dall’ottimo articolo del dott. Di Marco Eccolo qui di seguito
Il repentino e continuo cambio delle regole o, peggio, la continua introduzione di nuove regole simili o leggermente diverse tra loro, diminuisce grandemente la capacità di responsabilità morale e giuridica del singolo cittadino innescando, quindi, un rischio di incertezza giuridica e di instabilità socio-economico determinata dal diffondersi del senso di “giustizia privata”.
Scritto il 28-10-2011 alle ore 01:16
punto 10-bis quindi un buon allenamento al Kickboxing … io magari vado sul sumo
Scritto il 28-10-2011 alle ore 11:01
insisto x la KickB, nn solo x ragioni di ‘pesi’ ma anke xkè my young baby (anni 22!) è già nell’ambiente (vantaggio nn di poco conto;)
ps. kissà ke ne direbbero la Franca, Raven etc,…posso già sentirmi all’incasso i (noti) insoluti??
Scritto il 28-10-2011 alle ore 11:52
attento poi all’art. 590 del CP
Scritto il 3-11-2011 alle ore 21:02
Fonzar, cosa vuoi ke mi freghi del Cippì,, quando ben 4400 (!!) lettori sembrano afflitti dallo stesso (cronico..) problema del mancato incasso delle parcelle?? 1 Post di (ovvio) successo..cmq i miei complimenti all’Autore!
ps. eppoi, a pensarci bene, abbiamo ottimi Penalisti…di scorta;)
Scritto il 22-12-2011 alle ore 21:13
Natale, tempo di regali! una ‘chicca’ x tutti quelli, liberi(?) professionisti, consulenti ed autonomi vv. alla (disperata..) ricerca di un dignitoso recupero delle parcelle inevase: rito abbreviato di competenza, a quanto sembra, della sez. di Volontaria Giurisdizione
ps in attesa di approfondimenti postfestivi (consiglio intanto link all’interessante blog dell’avv. Viola sui nuovi riti civli),
B U O N E F E S T E :)))
Scritto il 23-12-2011 alle ore 15:09
Grazie rraudino
Buone Feste (Natale e inizio 2012) anche da parte mia
ecco il link da te citato
http://www.processocivile.blogspot.com/
salutoni
Scritto il 10-1-2012 alle ore 21:12
Fonzar, come promesso arrivano le news: il mio esecuzionista di fiducia (nn è un boia, tranquilli;) stà x trasmettermi lo schema di ricorso x il recupero di una delle (numerose, purtroppo..) parcelle ‘defunte’
Ne riparliamo a breve
Scritto il 10-1-2012 alle ore 23:47
Ottimo RRaudino!
Scritto il 12-1-2012 alle ore 13:59
Sulla stampa appaiono sempre più frequentemente articoli che evidenziano i clamorosi(?), ritardi nei pagamenti da parte degli enti pubblici. Bene! Mai una parola su iniziative che discutano di ritardi nei pagamenti verso i liberi professionisti. Ma gli ordini professionali, beninteso, per quelli che li hanno, cosa fanno? Non credo di aver letto nulla al riguardo…
Ci sarebbe un scamotage adottando la formula (nell’offerta) del 20% al conferimento dell’ordine, il 30% alla consegna dell’elaborato, il restante 50% a 60gg. Come no, firmano e poi..Ti va bene e tutto fila come si deve, riscuoti forse l’anticipo del 20% proprio perchè non possono farne a meno. Dopo, o trattieni il lavoro non consegnando l’elaborato o, ciccia. Questa è la situazione estesa a macchia d’olio. C’è in giro, purtroppo parecchia gente che ha scelto di fare cassa in questo modo.
Ti devo dei soldi? OK, piccoli anticipi con assegni post datati (forse nel timore che incassando tutto di colpo, ti venga un accidente), e continui al servizio del tiranno. Non accetti? Perdi tutto.
Attendi da mesi (non pochi) che ti saldino una fattura, chiedi del titolare, è in Cina ti rispondono. Sapendo che la sua attività non è esportabile in Cina, chiedi come mai, Ha, così perchè non c’era mai stato. In quel momento pensi di augurargli un colpo apoplettico, poi pensando che gli eredi potrebbero essere peggio di lui, al peggio non vi è mai fine, ti limiti ad attendere e, quando è finalmente di ritorno gli chiedi, sorridendo (of course) bella la Cina? Senza attendere risposta con gli argomenti (in basso) che ti girano a mille, ci sarebbe quel piccolo (?) sospeso, cosa fuma? (siamo a Torino traduzione a margine. Eeee, i tempi sono duri, non ci sono soldi, e via biascicando, scuse ancor più miserevoli di chi le pronuncia… Allora ti viene un pensierino, ti ricordi che hai sempre nel ripostiglio quella mazza da baseball, che manovravi, da giovane, così bene, e ti immagini all’uscita della ditta incriminata ad attendere il fuoristrada, un’auto che non manca mai sotto il deretano di certi personaggi. La mazza da base ball rotea e infrange nell’ordine: il vetro anteriore i quattro vetri laterali, il lunotto per poi passare alla carrozzeria, senza sfiorare, naturalmente il guidatore, augurandoti nel frattempo, in fondo sei un buono, che abbia la Kasco. Sono un delinquente? Io? E Lui???
Dimenticavo, ferie in Sardegna in barca (lui). Ti verrebbe voglia di mandare tutto al diavolo, ma hai un figlio disoccupato da anni, solo adorabili lavoretti saltuari, da tre gionri a tre mesi, tasse arretrate, perchè il governo non sente ragioni, hai fatturato, paga. Se poi non hai incassato, affari TUOI…il mio legale, bravissimo, dopo un iter di mesi, gli blocca i soldi in banca, secondo caso di una lunga serie. Bene, aspetta! Se il debitore non autorizza il pagamento dobbiamo attendere che lo disponga il giudice, il 24 aprile 2012, siamo a novembre 2011, spero di arrivarci vivo…
Casa fuma = cosa facciamo.
Scritto il 12-1-2012 alle ore 21:58
Gerry, ti capisco
veramente ti capisco
un abbraccio
Scritto il 13-1-2012 alle ore 09:43
Caro Ugo,
Ti ringrazio della comprensione, se poi arrivassero anche i saldi arretrati, sarebbe l’optimumn, conunque ancora grazie…
Scritto il 20-1-2012 alle ore 18:06
ancora non ho verificato lo schema dell’esecuzionista, ma a quanto sembra,, trattasi di ricorsi ai sensi di una vecchia normativa (1942!), ‘rivitalizzata’ con l’asseganzione -almeno p/o alcuni Tribunali- alle sezz. di volontaria giurisdizione_ Ad un primo esame, sembra entrarci poco (o nulla) la recente novella normativa (rif.to ai post nn. 31-32) —-> Segue (nn sò ancora x quanto, causa sopravvenuti contrasti con l’editore che gentil.nte ci ospita ….)
Ciao a tutti:)
Scritto il 1-2-2012 alle ore 01:14
[…] Grazie della importante comunicazione in primis! Un esame obbligatorio a ingegneria dovrebbe esser “come si calcola una parcella e si fa una offerta” con tesi del tipo “come si prendono i soldi da chi non vuol pagare” (queste osservazioni non le ho dette io ma un mio esimio collega alla fine di uno dei più bei corsi della mia vita fatto qualche anno fa dalla Commissione Parcelle del mio Ordine) PS: qualche spunto lo trovate qui http://ugofonzar.postilla.it/2011/07/20/come-farsi-pagare-le-parcelle-una-ricetta-possibile/ […]
Scritto il 6-2-2012 alle ore 16:21
‘uno dei più bei corsi della mia vita’ dà l’esatta idea della grande attenzione dei Professionisti x il delicato argomento di questo blog;)
Cmq, io sto sempre ‘sul pezzo': ecchè -dati i tempi di giustizia(!)- nn ho ancora notizie su giudice designato e data di 1a udienza…ma non dispero!
Scritto il 6-2-2012 alle ore 22:47
rraudino, ovviamente nel rispetto dei procedimenti in atto, attendiamo le news da parte tua
salutoni
Scritto il 27-2-2012 alle ore 22:03
[…] Altri consigli utili qui: http://ugofonzar.postilla.it/2011/07/20/come-farsi-pagare-le-parcelle-una-… […]
Scritto il 28-2-2012 alle ore 14:19
Ehi, del blog…nn mi sono perso nel nulla;) ekkè nn ci sono ancora nuove (purtroppo) dagli organi referenti: un vero peccato! xkè così s’allungano a fortiori tempi ke potrebbero esser viceversa molto più snelli_
ps. insistiamo,, la speranza è l’ultima a morire come disse l’antico saggio (ke morì…di.sperato;))
Scritto il 28-2-2012 alle ore 15:08
rraudino ma sei un “giovane d’oggi” che scrivi con il “ke”?
Scritto il 15-3-2012 alle ore 13:37
ciao la ricetta di cui parli a mia suocera l’ha appioppata il tribunale di Cosenza.
1 scrivere una lettera vantando un credito di 16000 euro dicendo che c’e stato un diniego al saldo , ma non specificando se riguarda una fattura o una bolla.. solo genericamente e vagamente e allegando un computo metrico fatto con excell dal quale si vede l’importo, non importa che non c’e nessuna accettazione ne da parte del direttore dei lavori ne del committente e ne da parte della ditta che vanta il credito BASTA SOLO IL TIMBRO DELL’AVVOCATO.
2 quando si fa istanza basta allegare copia della lettera
3 allegare una fattura che prima non esisteva con l’importo non pagato
e la fattura porta la data posticipata di otto mesi dalla prima lettera e dopo di che il GIUDICE
visto qua visto la
ritenuto che il credito e esagibile da prova scritta (QUALCUNO MI DEVE SPIEGARE DA UNA FALSA FATTURA E DA UN PEZZO DI CARTA IL CREDITO) ti emette un decreto ingiuntivo nel mio caso di 16000 euro.Sono disposto a inviarti il tutto per email e pubblicarlo .. ciao
Scritto il 16-3-2012 alle ore 00:01
enrico mi spiace molto
mi pare una brutta storia
mentre poi rraudino sta tirando alle lunghe penando magari…
mi spiace
PS: le regole che ho scritto sono quelle che nell’ufficio del giudice di zona fanno andare a buon fine il tutto… mi pare che ci sono due pesi e due misure…
Scritto il 13-4-2012 alle ore 18:06
“rraudino sta tirando alle lunghe penando magari..”
Mica vero, ing. Fonzar…più semplicemente sto facendo la fortuna del mio esecuzionista, che accumula sulla scrivania pratiche su pratiche in vista della 1a udienza utile x scatenarsi(?)..magari dinéro nn se ne vede ma lavoro in compenso TANTO;))
Scritto il 13-4-2012 alle ore 18:13
rraudino i tempi sono questi
Scritto il 25-5-2012 alle ore 11:11
Vi racconto l’ultima.
Ricevo incarico da un R.S.P.P. (si fa per dire) che lavora presso un salumifico come consulente esterno, di periziare 10 macchine funzionanti presso il suo cliente e successivamente asseverarle, come richiesto dall’I.N.A.I.L.. Effettuo con un collega un sopralluogo e l’esito è disastroso. Redigiamo una relazioen tecnica di ben 157 pp. emettiamo parcella a 60 gg. e ci poniamo in attesa. Naturalmente i 60 giorni trascorrono senza che nessuno si faccia vivo (pseudo R.S.P.P. e suo consulente). Telefono per sapere se intendono asseverare ancora i macchinari, STOP, non una parola in più. Risposta la questione è in mano (sic) al nostro R.S.P.P., riattacco. Trascorrono atri 60 giorni, nel frattempo il mio committente fa in modo di non farsi rintracciare, malgrado numerose telefonate. Ritelefono al titolare dela salumificio, una persona cortese, che mi risponde, la fattura è stata già liquidata.
Invio questa volta una pec al mio committente e la risposta è: Ella (linguaggio forbito degno dell’autore, prima ci davamo del Tu), oltre ad aver eseguito le analisi sulle macchine, ha senza alcuna preventiva autorizzazione ccertamenti anche sugli ambienti di lavoro, realizzando un aperizia di oltre 87, che ha ritenuto di trasmettere direttamente alla cliente della società da me rappresentata (testuale)senza alcuna preventiva autorizzazione. Tale suo comportamento, unitamente ai suoi maldestri tentativi di prendere conttato con il cliente hanno causato varie problematiche, non ultima l’indignazione da parte della cliente stessa, la quale si è lamentata delle sue arbitrarie intromissioni, fino a richiedere alla società da me rappresentata, di conferire l’incarico ad altri professionisti per l’attività di asseverazione. Per quanto riguarda l’aspetto economico, Le comunico che ad oggi è stato versato unicamente un acconto pari a circa il 50%della richiesta (la mia con ricarico da parte sua, naturalmente), il saldo avverrà nel momento in cui l’I.N.A.I.L. darà il benestare all’attività e provvederà a saldare la mia clinete; ragione per la quale provvderò, pur ribadendo l’assoluta insoddisfazione per il comportamento servito(?), a bonificare su c/c indicato in fattura il 50% di quanto richiesto.
Vorrà prendere atto che tale soluzione consetirebbe in ogni caso la soluzione del contenzioso. Attendo di ricevere suo cortese risocntro, facendole presente che in difetto di accordo, impregiudicato ogni diritto, ragione ed azione mi riterrò libero di agire nelle sedi più opportune per i danni causati. Distinti saluti.
La perizia era formata da 157 pagine e non oltre ottantasette, come affermato. Terminata la relazione tecnica, alla mia richiesta di lumi per la consegna, disponeva di trasmetterla direttamente al cliente. Nella relazione non c’è un solo, minimo, accenno all’ambiente di lavoro. I mei “maldestri tentativi” erano le due telefonate di cui sopra. Cosa fare con un individuo del genere? Trasmettere la Relazione alla Procura della Repubblica ???
Grazie dei suggerimenti che spero potranno pervenire
Scritto il 25-5-2012 alle ore 11:48
Procura della Repubblica?? Assol.nte sconsigliato! Dai tempi di Falcone-Borsellino (e anche prima..) si occupa in prevalenza di bombe, stragi e similari_ Zero (0) attenzione x parcelle inevase ed altre beghe minori (?)
Ps tra l’altro l’azione penale rischierebbe di bloccare ogni altra via di recupero giudiziale (cfr news su questo blog)
Ne riparliamo, Gerry…pazienza ci vuole;-)
Scritto il 26-5-2012 alle ore 00:50
Gerry
il tuo RSPP perché non ti ha risposto alle tue telefonate?
c’è rimasto male del disastro che hai trovato in azienda?
hai consegnato tramite lui la relazione o l’hai fatto direttamente?
mi sa che forse è un problema di rapporti e che forse c’è qualcosa d’altro dietro… poi se hai fatto un buon lavoro non capisco perché tu non possa esser pagato… ripeto, per me “dietro” c’è dell’altro
ciao rraudino!
Scritto il 26-5-2012 alle ore 00:51
ah forse 87 al posto di 157 perché ha contato le pagine e non le facciate… ma non funziona neanche così il conteggio… boh… c’è qualcosa d’altro dietro, credimi
Scritto il 28-5-2012 alle ore 08:49
Egregi,
Vi ringrazio del Vostro cortese interessamento e provvedo alle risposte:
Per Ugo
Perché il nostro non rispondesse per due mesi alle telefonate è intuibile, forse era troppo affaccendato temo, considerato il Suo comportamento con il sottoscritto che avesse in giro più di un ….
C’è rimasto male del disastro trovato in azienda? E ci credo. Mi riferisco naturalmente alle condizioni dei macchinari.
Se ho consegnato io direttamente la relazione al cliente? Si suo input, dopo averlo informato che era pronta.
Una questione di rapporti interpersonali, certamente, da parte sua, infatti, faccio notare. Non una sola lamentela sul contenuto tecnico della relazione, solo indefinite e ambigue affermazioni di aver “eseguito accertamenti sugli ambienti di lavoro”, non essendo un tecnico della prevenzione non è stato chiaramente in grado di distinguere il grano dall’oglio e quindi in grado di comprendere il contenuto della relazione tecnica. Occorrerebbe conoscere che se devi asseverare una macchina e la stessa è collegata a un quadro elettrico di tipo artigianale allocato in un sottotetto posto in un altro locale, per accedere al quale devi attraversare una botola servendoti di una scala a pioli che sporge dal solaio del sottotetto di pochi centimetri, percorrere il medesimo (di cui è appena il caso di accennare “non si conosce la portata”) formato da pannelli di cui non si conosce la composizione né si ha la scheda tecnica, infilarti in una botola attraverso la quale per accedere al sottotetto attiguo devi “contorcerti”. Se, in aggiunta, i cavi dell’alimentazione elettrica che si dipartono dal quadro per raggiungere la macchina attraversano il soffitto del locale senza alcun precauzione (tagliafiamma). Illustrare nella relazione tecnica che tali anomalie andavano eliminate iniziando dal quadro elettrico di fattura artigianale, altrimenti asseverare la macchina, è stato considerato un’indagine sull’ambiente, non so che dire. A mio modesto parere no!
Per rraudino,
C’è dell’altro? Certo la volontà di non pagare.
Scusate lo sfogo ma son inca..ato nero e ritengo di esserlo nel pieno diritto.
Riconsiderando per un attimo la domanda di Ugo, se ho consegnato personalmente la relazione tecnica. Se non l’avessi consegnata (spedita) alla proprietà, ripeto solo su disposizione del mio cliente. Se il medesimo mi avesse chiesto di inviargliela personalmente per me, sarebbe stato lo stesso. Una volta che gli fosse pervenuta cosa pensava di poter fare, servirsi delle firme in calce e mi fermo qui.
E’ credibile che il suo cliente gli abbia chiesto ragione dello sfascio, considerando che la relazione non era un “parere pro veritate” inteso questi nell’accezione peggiore, ma una relazione tecnica contenente precisi riferimenti a violazioni di legge con puntuale e analitica elencazione delle stesse (e delle onerose iniziative economiche da assumere per eliminarle). Situazione che stante il suo incarico in azienda non avrebbe dovuto sussistere, anche in considerazione del particolare che il titolare era indiziato di reato per un infortunio sul lavoro e buon per Lui che, gli UU.PP.G. che avevano svolto l’inchiesta sull’infortunio, evidentemente oberati di lavoro, non si erano soffermati troppo in azienda.
Ora in sostanza potrà servirsi del mio lavoro, facendo eseguire i lavori di adeguamento richiesti ricorrendo per l’asseverazione ad altro professionista, il quale riscontrando delle macchine a norma potrà fargli un altro sconto, con suo conseguente ricarico anche su questa parcella, o no?
Scritto il 28-5-2012 alle ore 18:08
Gerry, se io ho cercato di fare un post su
“Come farsi pagare le parcelle: una ricetta possibile”
il tuo cliente potrà fare un post tipo
“Come non pagare le parcelle di eccellenti collaboratori che han fatto un buon lavoro: una ricetta possibile”
se ti ha dato l’ok di consegnare tu per lui il tutto
direi che ha autorizzato il rapporto con il cliente finale suo
salutoni
Scritto il 20-6-2012 alle ore 08:09
dopo qualche tempo(il post n. 31 risale a Natale scorso) oggi -mi dicono…- uno dei procedimenti di recupero potrebbe andare in c.c. Ineluttabili i tempi di giustizia, quasi quanto l’accanimento di certi fornitori;)
ps. ogni riferimento a fatti e/o persone reali è puramente…voluto!
Scritto il 21-6-2012 alle ore 00:14
… in c.c. che significa?
non penso tanto bene, vero?
Scritto il 21-6-2012 alle ore 09:49
Ugo car.mo, nessuna preoccupazione….ho voluto solo dire che ‘la causa è andata in decisione’ (forse è un pó gergale ma la Franca avrá sicur.nte colto il momento ‘topico’) Adesso -come ad urne chiuse- cè la consegna del silenzio..ma ne riparleremo (spero..) presto;)
Scritto il 19-10-2012 alle ore 15:54
dovevo un aggiornamento a tutti i gentili (e disperati..) frequentatori della discussione: causa in decisione a giugno, dispositivo a ottobre (!!), vizio di notifica del ricorso al debitore, nuovo termine x integrare notifica e rinvio a GENNAIO 2013 (!!!!) Così almeno nn ci si annoia mai…..
ps ergo,, nn esistono riti davvero ABBREVIATI x il recupero parcellare, almeno fintatochè ci confronteremo con QUESTA magistratura, davvero ‘cavillosa’ ma pronta a tirar fuori le unghie se solo si tratti di difendere la propria TASCA;)
Scritto il 19-10-2012 alle ore 19:31
rraudino
cheddire?
l’unica cosa è TENER DURO e NON MOLLARE
d’altronde uno che ha due RR nel nikname è uno tosto “per definizione”
un abbraccio
Scritto il 10-7-2013 alle ore 00:41
Ciao Ugo,come tela passi? da gennaio 2013 il Tribunale (nn specifico la sede x pietà…loro;) ha sciolto solo OGGI (!!) la riserva x concludere (vere stille di…saggezza!) che -in buona sostanza- quando cè contestazione sulla parcella (cioè SEMPRE quando occorre il recupero forzoso) bisogna far NECESSARIAMENTE ricorso all’actio ordinaria, non essendo praticabile l’azione ex art. 702 bis cpc_
ps avevo o no ragione -in tempi nn sospetti- a perorare la Kickboxing come soluzione ‘finale’??
ps1 x i più…pazienti a gg. il testo dell’ordinanza su studiolegaleraudino.com
Scritto il 10-7-2013 alle ore 07:10
ok allora… vada per il Kickboxing (ma va bene qualsiasi altra disciplina… a questo punto!)
grazie rraudino!
Scritto il 12-7-2013 alle ore 13:35
Ugo…’la’ o ‘il’ Kickboxing?? questione nn di poco conto, certamente più dei sophismi di certe Corti ‘ammazzacreditori':D
ps. dal fine-settimana, spero…, ordinanza online (perdonatemi! sito nuovo di zecca ed io ‘prigioniero’ del mio webmaster anche per un semplice link…assurdo;)
Scritto il 12-7-2013 alle ore 20:23
il link non funzia ancora o sono io imbranato
Scritto il 12-7-2013 alle ore 20:36
Ugo…il w.e. qui da noi nn è ‘sacro’ come alle tue latitudini;) Abbiate PAZIENZA! e sul sito -come x…magìa- apparirà il testo integrale dell’ordinanza (ke peraltro nn merita tutta questa pubblicità) Ma forse sono io a nn capirci molto,, mica sono un ‘esecuzionista'(??)
Scritto il 13-7-2013 alle ore 18:03
http://studiolegaleraudino.altervista.org/?p=93
Divertiamoci un pò….graditi sono sempre consigli (ed eventuali rimedi operativi;)
ps. formato .Jpg nn ho neanche avuto il tempo x il più pratico pdf,, ma i ‘Postilliani’ (sepoddì??) siete tutti bravi.mi, vero Ugo..?
Scritto il 23-7-2013 alle ore 13:21
2 ‘chicche’..una informatica, l’altra tecnico-legale. A gg. sul sito conto di passare la ‘famigerata’ ordinanza in formato Pdf, magari con un primo commento (misì consenta…) del sottoscritto coadiuvato dal collega difensore in procura. Quanto al seguito, 2 possibili soluzioni (in alternativa all’immediato ricorso per Cassazione): a) istanza di revoca al Collegio (poco ortodossa, mi si dice.., quasi che l’ordinanza sia invece di perfetta osservanza ‘giuridica’!) b) impugnazione in Corte d’Appello, andando di contrario avviso rispetto alle indicazioni del Tribunale_
ps. Ugo….nn vorrei sconfinare nel ‘giuridichese’, ma sembra ke i lettori nn s’annoino affatto,, anzi:)
Scritto il 23-7-2013 alle ore 21:46
quindi direi … to be continued …
Scritto il 8-8-2013 alle ore 10:41
A settembre prenderò di certo una decisione x la mia vicenda di recupero (!!) parcellare, magari non necessariamente nel solco di quanto accennato in precedenza (adesso il mio esecuzionista è -povero lui!- in forzata ‘pausa matrimoniale';)
intanto….Buone Ferie a tutti, ing. Ugo in testa!
ps. come disse Berlusca…le sentenze s’oppongono,, nn si commentano (?)
Scritto il 8-8-2013 alle ore 16:12
superrraudino buone vacanze a te (le ferie sono pagate
)… io vado in vacanza 
Scritto il 5-11-2013 alle ore 22:19
alla fine la montagna ha partorito…il topolino! Dopo la ‘lucida follia’ del Tribunale in sede di rito speciale parcellare forsechè si torna al (banalissimo..) decreto ingiuntivo_ Magari impugnato,, ergo ‘anni&anni’ di ulteriore processo! Consentimi, car.mo Ugo, di chiudere la mia modesta partecipazione a questo bell.mo blog con due citazioni dotte(?):
a) Letta ha recentemente dichiarato che in Italia ‘La Giustizia va benissimo'(!!!)
b) malgrado tutto, ci sono ancora i sognatori e/o gli illusi, come da link appresso http://mariocatarozzo.it/farsi-pagare-dai-clienti-3-mosse-indispensabili/?goback=%2Egde_1869527_member_5802746127509901312#%21
Scritto il 5-11-2013 alle ore 22:25
rraudino
quindi
– stai rischiando l’impugnamento del decreto ingiuntivo?
– vedo che anche altri danni (o cercando) di dare “buoni consigli” (speriamo non ci si senta come “gesù nel tempio”)
Scritto il 5-11-2013 alle ore 22:26
errore di battitura … scusa